Il mio Metodo
E’ abitudine comune dare al termine Dieta il significato di regime alimentare ipocalorico, utilizzato per dimagrire, oppure comunque restrittivo (iposodico, ipoproteico, di esclusione o similari). Di conseguenza viene spesso associata a questo termine una connotazione negativa e quando si pensa alla dieta questa viene vista come sinonimo di sacrificio. La dieta, dal latino diaeta, a sua volta dal greco δwαιτα, dìaita, «modo di vivere»[1] (Dizionario etimologico, Tristano Bolelli, Milano 2006) è l’insieme degli alimenti che gli animali e esseri umani assumono abitualmente per la loro nutrizione.
Dal momento che ogni persona è unica , ha una propria storia, diverse abitudini alimentari e di stili vita ogni profilo alimentare rimane altamente individuale. In casi particolari la dieta potrà avere caratteristiche speciali per esigenze speciali in quel caso si tratta, ad esempio, di dieta ipocalorica, iposodica e così via. Nel caso di pazienti defedati o di sportivi le diete potranno anche essere ipercaloriche o con dosaggi di nutrienti superiori alla media, per andare incontro ad esigenze specifiche.
Per questo motivo ad esempio non è possibile pensare di seguire diete fornite attraverso servizi on-line. L’elaborazione di un piano nutrizionale prevede un colloquio conoscitivo per una anamnesi completa nonché l’esecuzione di una serie di misurazioni antropometriche. Questo rende impossibile la redazione di un piano alimentare a distanza. Questo viene ribadito e ufficilizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi che l’ha inserita nelle Linee Guida per la professione di Biologo Nutrizionista (Biologi Italiani – Ottobre 2009).
Per lo stesso motivo non esistono diete che “vanno bene per tutti”. Chi non ha copiato la dieta di un vicino? Le esigenze nutrizionali di un’altra persona possono essere diametralmente opposte alle nostre e si correrebbe il rischio di ottenere più danni che benefici.
Altra cattiva abitudine è seguire diete prese da riviste di varia natura. Le diete miracolose non esistono e vanno sempre perché spesso nascondono regimi alimentari dannosi. La mia attività pertanto ha l’obbiettivo di fornire una terapia dietetica asssolutamente personalizzata, costruita in base alle caratteristiche specifiche del paziente (l’età, le abitudini di vita, il rapporto con il cibo) e che nel tempo segue il naturale cambiamento delle sue esigenze.
Cosa portare
- E’ gradita la visione di esami clinici recenti, se disponibili. In caso di importanti patologie pregresse si consiglia di portare l’eventuale documentazione medica specialistica che accerti la presenza di una patologia e i relativi piani terapeutici.
- Tanta buona volontà.
La prima visita (della durata di circa 1 ora)
Consiste in un incontro in cui si effettua un’anamnesi completa e si procede con l’esecuzione di una serie di misure antropometriche:
- Altezza
- Peso
- Stima della composizione corporea tramite plicometria e circonferenze
- Stima del metabolismo di base
- Eventuale impedenzometria
- Anamnesi alimentare
Durante la visita si approfondisce il tema delle abitudini alimentari, dello stile di vita, dei comportamenti, e si forniscono le prime indicazioni nutrizionali sulla distribuzione dei pasti, sulle associazioni alimentari e vi si dà un’idea delle porzioni (il Piano Alimentare è strutturato con grammature .
Sulla base di queste indagini verrà elaborato il piano alimentare, scegliendo obiettivi alimentari che siano perseguibili. Il Piano Alimentare sarà basato sul modello di “Dieta Mediterranea”.
Consegna piano alimentare
Il piano alimentare personalizzato, fornito di tutte le spiegazioni, sarà pronto dopo qualche giorno e verrà consegnato o in un secondo incontro oppure tramite email. Non rivolgetevi dunque a me per avere una diagnosi, farvi prescrivere farmaci, farvi prescrivere analisi, se il vostro stato di salute non è stato valutato da un medico-chirurgo
Le visite di controllo hanno il fine di fornirci le informazioni necessarie per modificare il suo stile di vita permettendole di risolvere definitivamente il problema del sovrappeso. Per questo motivo saltare gli appuntamenti perché non si è riusciti a dimagrire è controproducente . Anche se cambiare le sue abitudini alimentari può sembrarle un percorso difficile, sono proprio le difficoltà, i blocchi momentanei e le inevitabili trasgressioni che ci aiuteranno a capire il percorso migliore per lei, verso uno stile di vita più sano.